27 Dicembre 2016
Echoes of the Void, il nuovo progetto itinerante dell’artista Maria Rebecca Ballestra (www.rebeccaballestra.com),patrocinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e curato da Rachela Abbate, è approdato negli Emirati Arabi Uniti, grazie al supporto e alla collaborazione del Maraya Art Center, che ha permesso all’artista di realizzare un lavoro sul deserto Rub Al Khali, o “Quarto Vuoto”.
Il Maraya Art Center è un centro d’arte fondato nel 2006 a Sharjah che offre un innovativo programma di mostre sia di artisti medio orientali che internazionali, oltre ad ospitare nei suoi spazi un archivio video, una biblioteca specializzata, aree espositive e programmi di workshop e eventi educativi. www.maraya.ae
Il Maraya Art Center ha ospitato in residenza Maria Rebecca Ballestra dal 3 al 13 Dicembre 2016, periodo di ricerca in cui l’artista ha potuto sviluppare una nuova tappa del suo progetto biennale, Echoes of the Void, confrontandosi con uno dei paesaggi più affascinati e misteriosi del pianeta, quello del deserto.
Il Rub Al Khali è considerato il secondo deserto di sabbia più grande al mondo; ancora ampiamente inesplorato e praticamente disabitato copre una superficie di oltre 650.000 Km2. Durante la residenza l’artista ha svolto un lavoro di ricerca e di documentazione, a cui attingerà per dar vita a un corpus di opere sul tema del nomadismo, del “centro in movimento”, dell’ospitalità e del fragile equilibrio tra identità e paesaggio.